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...a Marco

 

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Perchè Miles?
L'intensità del volto di Miles Davis, da mera immagine selezionata per la manifestazione diventa, nel 1993,  il logo del Music Garden, simbolo dell'universalità e dell'efficacia del linguaggio musicale nella traduzione delle infinite inquietudini che lacerano lo spirito contemporaneo.

 

  

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COME ARRIVO A MONTICELLI.

  

 

  

 

  

 

 

 

 

 

 
© Tripop - Eugenio Sandirocco 
Storia

La denominazione della manifestazione risale al contesto in cui essa si è svolta nel corso della prima edizione del 1992 (allorquando fu concentrata nell'area della villa comunale di Pontecorvo), l'enorme successo di pubblico ha fatto emergere con forza l'esigenza di individuare spazi più adeguati per una migliore fruizione dell'avvenimento da parte di un numero crescente di persone.
Si è infatti reso necessario, già in corrispondenza della seconda edizione del Music Garden, il trasferimento della manifestazione dalla villa comunale, cornice suggestiva ma troppo ristretta, all'ampia e più attrezzata piazza Alcide De Gasperi. D'altronde, le scelte compiute dagli organizzatori risentono della costante preoccupazione di evitare un impatto ambientale negativo, facendo anzi in modo che la manifestazione diventi lo spunto per il recupero della vivibilità di arre urbane degradate o trascurate suggerendone una diversa e magari più corretta utilizzazione.


 Music Garden da sempre, intende promuovere una nuova offerta culturale, fornire un contributo originale allo sviluppo culturale della zona, attraverso un itinerario alternativo rispetto a quelli tradizionali, tenendo conto dei molteplici obiettivi enunciati, senza dimenticare che la prevalenza dell'aspetto musicale favorisce l'espressione del linguaggio giovanile oltre che mettere in luce il talento di numerosi musicisti locali.  
Tra questi ultimi figurano gli stessi organizzatori della manifestazione, i quali si propongono nelle vesti di interpreti diretti dell'iniziativa. In questo senso, si crea un'occasione di primo piano per la presentazione al pubblico di "performance" che altrimenti resterebbero confinate in circuiti troppo angusti (magari nel chiuso dei garage o nelle cantine), senza che si possa rendere partecipi gli altri di una ricerca espressiva protesa verso l'abbattimento di tutte le barriere e verso un costante rapporto di confronto e di scambio con l'ambiente esterno.
Bisogna sottolineare a questo punto che, se dapprincipio l'iniziativa denominata Music Garden è stata pressappoco un esperimento il cui esito rimaneva sostanzialmente incerto, il successo ottenuto nella prima edizione ha incoraggiato a proseguire il discorso in termini sempre più sofisticati e ha innalzato le aspettative sia degli organizzatori che del pubblico. I giovani riuniti nell'associazione Music Garden intendono così diventare protagonisti della vita culturale del nostro territorio, per cui oggi la loro aspirazione simbolica è quella di trasformare per qualche giorno la città in un enorme giardino musicale. 
Con queste premesse, un tale evento non deve essere considerato come un episodio isolato, come pure esso non riguarda esclusivamente le scaglionate esibizioni di gruppi musicali. In fatti, nell'ambito della manifestazione Music Garden si sono svolte mostre fotografiche e di pittura che hanno registrato la partecipazione di alcuni  tra i più apprezzati artisti locali.
Anche per quanto concerne  simili aspetti collaterali, l'impegno generale verso l'articolazione delle proposte, il miglioramento e l'arricchimento della manifestazione Music Garden si fa sempre più stringente, al punto che i programmi degli organizzatori prevedono la esposizione di manufatti tipici dell'artigianato locale. Si cerca così di moltiplicare le iniziative per promuovere una conoscenza più profonda da parte della popolazione dei principali settori produttivi della zona, compresa la valorizzazione dei mestieri tradizionali in cui si esprime l'abilità e la creatività dei nostri artigiani. Inesauribili quanto trascurate sono le risorse umane che caratterizzano la vita della città di cui si tenta di svelare le reale identità storica e civile.
Music Garden possiede un essenziale valenza costruttiva. Essa non intende rappresentare soltanto una provocazione nei confronti della sfittica vita cittadina, ma vuole soprattutto diventare uno stimolo per tutti ad uscire dal guscio delle abitudini quotidiane e dell'apatia, invitare al superamento degli steccati di tipo ideologico, politico e sociale, per riscoprire il gusto genuino dello stare insieme. Si ritiene che ciò sia un passo indispensabile per migliorare la qualità delle condizioni di esistenza che si riscontrano nella nostra città. Manifestazioni di questo genere rappresentano irrinunciabili occasioni per l'incontro intergenerazionale e per la realizzazione di percorsi culturali maggiormente partecipativi. 
Per questa ragione l'associazione tende a coinvolgere tutti i giovani e ad offrire loro un'occasione veramente propizia per partecipare in varie forme ad un evento culturale di rilievo. Essa si svolge mediante l'esibizione di gruppi musicali, ma concerne la ricerca coerente di un nuovo e più efficace canale di comunicazione tra i giovani e l'intera comunità di riferimento, nel tentativo di recuperare i margini fi un dialogo necessario, di promuovere lo sviluppo culturale ed infine di ripristinare un'effettiva dimensione umana degli spazi del centro storico.
Conviene forse a questo punto fare una breve cronistoria delle partecipazioni che si sono registrate nel corso delle varie edizioni di Music Garden, in maniera tale da evidenziare la progressiva conferma da parte del pubblico dell'orientamento adottato dagli organizzatori e l'evoluzione in chiave tecnica della manifestazione stessa. Infatti, nel corso delle varie edizioni si sono succeduti sul palco di Music Garden importanti gruppi musicali italiani e stranieri. A questo proposito, meritano particolare menzione il gruppo folk "Nucallacta" proveniente dall'Ecuador, che ha rappresentato una gradita sorpresa nella prima edizione; gruppi musicali di prestigio come la "Antonio Onorato Band" o come la "Big Joy Band", che hanno fatto metaforicamente decollare la seconda edizione; infine,  gli importanti interventi  di musicisti di livello internazionale come "Irio de Paula" o come il "Marco Zurzolo Quartet", che hanno decretato il successo della terza edizione del music Garden. La presenza stessa nella manifestazione di musicisti di tale levatura, oltre a confortare il pubblico locale altresì comportato un efficace richiamo nei confronti di numerosi giovani delle località limitrofe, facendo in modo che la manifestazione rappresenti ormai anche una vera e propria attrazione dal punto di vista "spiccatamente turistico", con innegabili riflessi positivi sull'immagine e sulle attività economiche della nostra città.
Qualora non si ritengano ancora sufficienti queste appena accennate credenziali, è opportuno ricordare che la manifestazione Music Garden non è stata soltanto un momento di aggregazione e di espressione di capacità individuali. Essa ha significato per alcuni musicisti un valido trampolino di lancio verso un sospirato successo. Infatti, alcuni tra coloro che si sono esibiti nell'ambito della manifestazione hanno riscontrato un notevole apprezzamento delle loro potenzialità e sono entrati a far parte di importanti gruppi musicali di livello nazionale. Da questo punto di vista, Music Garden può essere considerata una piccola vetrina di talenti che presto si affermano in circuiti più ampi. L'orgoglio e la soddisfazione degli organizzatori di Music Garden non si esaurisce nel rilevare i positivi risultati già conseguiti, poiché essi sono interessati all'evoluzione del discorso musicale nella prospettiva di un collegamento più solido e di un rapporto diverso con tutta la città. Quindi, non di sola evasione si tratta non soltanto di una gradevole kermesse estiva. come dimostra la breve cronistoria degli avvenimenti che hanno contrassegnato le varie edizioni, la manifestazione non  deve essere considerata soltanto nell'ottica dell'intrattenimento fine a se stesso, ma anche come uno stimolo alla moltiplicazione dell'iniziative culturali le quali, come è attui noto, scarseggiano nella nostra città, qualora si prescinda dalle celebrazioni legate alle ricorrenze religiose e dalle sagre tradizionali da cui sembra colpevolmente escluso la maggio parte del mondo giovanile. Naturalmente , una volta superata brillantemente la fase sperimentale e accresciuto lo spessore generale dell'evento, gli organizzatori non possono da soli far fronte agli oneri che imprese del genere comportano. Un ruolo fondamentale nel favorire il successo di simili iniziative è svolto dagli sponsors, i quali ne restano gli unici reali sostenitori economici. I continui riconoscimenti morali per una così ben collaudata manifestazione non sono purtroppo sufficienti, laddove la sincera volontà non lucrativa dei promotori è stata doviziosamente dimostrata nel corso degli anni precedenti. Lo sforzo verso il costante miglioramento e arricchimento delle proposte dell'associazione culturale Music Garden richiede quindi l'incoraggiamento finanziario e la fattiva collaborazione non solo dell'amministrazione comunale, degli enti e delle realtà associative come la pro-loco, ma anche il contributo concreto della società civile nel suo complesso. Se la validità della proposta Music Garden e l'originalità dei percorsi espressivi è testimoniata dai consensi del pubblico e dal prestigio delle adesioni, l'evoluzione tecnica si collega in primo luogo al lavoro costante e ai requisiti dei gruppi giovanili, ma anche alla possibilità di reperire maggiori risorse da impiegare in questo campo. Per queste e non altre ragioni si fa appello alla sensibilità e alla disponibilità delle varie figure imprenditoriali e commerciali presenti sul territorio, le quali possono contribuire a rendere sempre più ricca e diversificata la vita culturale del nostro territorio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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eugenio sandirocco - music garden festival dal 1992